Khorakhanè
Mentre lo scrivevo, avevo in mente una frase di una canzone di De Andrè: "In quel pozzo di piscio e cemento" e, vagamente, la musica. Solo dopo averlo terminato, ho cercato su Google la frase: era della canzone "Khorakhanè" che non ascoltavo da almeno un decennio. L'ho riascoltata su Youtube e mi sono sorpreso nel ritrovare nel testo uno dei contenuti del libro: i Rom musulmani che, nella loro lingua, si definisscono Khorakhanè, i detentori del Corano.
Mi sorprende la sedimentazione dei ricordi nella mente. Laddove pensavo di aver inventato una storia, quella era lì, in attesa di essere ripescata.